Il colonnello Gheddafi trascorre nel tormento le sue ultime ore. Abbandonato da tutti, assalito dai dubbi, si è reso conto troppo tardi della devastazione in cui versa il suo paese, e adesso la solitudine lo costringe a guardarsi dentro e a ripercorrere nella memoria la propria vita.
L’ultima notte del Rais immagina e racconta il volto di un uomo nato sotto il segno dell’ingiustizia, che sogna un riscatto individuale e collettivo. Nelle ore fatali del declino, il Rais torna all’infanzia, rivede i momenti in cui ha avuto fede in sé e nella sua nazione e ha cercato di sollevarla dalla povertà, dallo sfruttamento, per creare un grande paese e un grande popolo. Fin quando l’immensità di quella visione, e di quel potere, si è trasformata in terrore e autoritarismo. Con una lingua brillante, autentica trasposizione letteraria del personaggio storico e del suo mistero, il romanzo scruta l’irriducibile rivoluzionario e il sognatore sanguinario, prigioniero delle sue azioni e delle sue angosce, di eccessi e ossessioni.