Del Settecento conosceva tutto, le regine e i re, le loro favorite, le battaglie, gli stemmi e i segreti. Nei cinque racconti di Tullio Pinelli tutti finiranno per rinunziare, a volte in modo drammatico, quando il desiderio rischia di realizzarsi.
«Si chiamava Camillo, ma si firmava Cammillo, perché aveva letto che nei secoli passati il nome si scriveva così. Di tutti gli altri secoli della storia umana non sapeva niente e non gli importava niente, ma del Settecento conosceva tutto, le regine e i re, le loro favorite, le battaglie, gli stemmi e i segreti». Un giorno l'uomo, anziano e solitario segretario comunale, ha una grande occasione: potrebbe visitare i luoghi diventatigli familiari attraverso i libri e collaborare addirittura con un noto storiografo. Ma, dopo un primo entusiasmo, preferirà restare legato ai propri sogni piuttosto che confrontarsi con la realtà. Ed è la fuga da un obiettivo rincorso per tutta la vita ad accomunare i protagonisti dei cinque racconti di Tullio Pinelli: tutti finiranno per rinunziare, a volte in modo drammatico, quando il desiderio rischia di realizzarsi.
1 Gennaio 1998
La memoria n. 410
100 pagine
EAN 9788838914126
Tullio Pinelli è nato a Torino nel 1908. Autore teatrale, soggettista e sceneggiatore, ha lavorato con i più grandi registi italiani tra cui Roberto Rossellini, Pietro Germi, Alberto Lattuada e, soprattutto, Federico Fellini. Dalla collaborazione con il regista romagnolo sono nati alcuni dei film più significativi della cinematografia mondiale, come La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita e Otto e mezzo. Questa è la sua prima raccolta di racconti.
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