Un'antologia di brevi scritti, a metà tra la cronaca mondana e l'omaggio cortese, di Montesquiou, figura di spicco della Parigi di fine Ottocento.
Robert de Montesquiou, senza bisogno per restare nella letteratura, scrisse anche: nel suo stile che non è difficile indovinare, poesie e un numero sterminato di cronache. Questo libro ne raccoglie qualcuna: un ricordo delle dame del tempo che fu, ritratti della Bernhardt, di Eleonora Duse e Ida Rubinstein; e una dissertazione sullo snobismo.
1 Gennaio 1995
Il divano n. 93
128 pagine
EAN 9788838911132
Robert de Montesquiou (1855-1921), conte discendente dai re Merovingi e da d'Artagnan, prototipo di ogni dandismo, ricchissimo, bello, di sconfinata cultura, di proverbiale intelligenza, altero; padrone di castelli e di innumerevoli abitazioni di sensazionale eccentricità; collezionista d'arte e bric-à-brac; mecenate e scopritore di talenti (a cominciare da Debussy e Moreau); innamorato di se stesso (si contano di lui 199 ritratti); amante delle donne più fastose e ambite; fu il Des Esseintes di A rebours di Huysmans, e il Barone di Charlus della Recherche di Proust; in vita vide tutto, lesse tutto, conobbe tutti. Fu autore di libri di versi, romanzi e saggi
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