Lunedì 6 Luglio 1942. Una 'giovane d'oggi' sente il bisogno di tenere un diario. Smetterà di scrivere il 17 Luglio 1948.
«Sì, amiamo ogni confessione, ogni memoria, e non ci annoiano gli scrittori raccontandoci i loro amori e i loro odi, le loro gioie e i loro dolori. Ci sono molte ragioni per questo. Ne svelo due. La prima è che un diario, un memoriale, un libro di ricordi sfugge, alla fine, a tutte le mode, a tutte le convenzioni che si impongono alle opere dello spirito. Le memorie non sono opere d'arte. Un'autobiografia non concede nulla alla moda. Non vi si cerca che la verità umana. In secondo luogo occorre considerare che in ognuno di noi c'è un bisogno di verità che ci fa rifiutare, in certi momenti, le più belle fantasie. Questo istinto è profondo. Nasce con noi. «Ecco le due ragioni principali per cui tanto amiamo le lettere e i 'petits cahiers' dei grandi uomini, e perfino dei piccoli, quando hanno amato, creduto, sperato qualcosa, ed hanno lasciato un po' della loro anima sulla punta della penna» (Anatole France, La vie littéraire). Esterina, diario autentico di una giovane donna, anonima e ormai lontana nel tempo, inizia con la data lunedì 6 luglio 1942 e corre fino a sabato 17 luglio 1948.
1 Gennaio 1987
La memoria n. 149
144 pagine
EAN 9788838903939
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: