Un viaggio ideale per la Sicilia attraverso la lingua. Il dialetto siciliano nelle sue varietà diatopiche e nella sua stratificazione diacronica.
L'attenzione costante per i fatti di lingua relativi alle varie parlate della Sicilia, in correlazione con i fatti di cultura, ha dato luogo ai cinquanta «racconti» che costituiscono questo libro. «Racconti», appunto, perché destinati al lettore colto non specialista, al lettore curioso della storia linguistica della Sicilia, sulla quale esiste poco di scientificamente valido destinato a larga diffusione. Campo di osservazione il siciliano nelle sue varietà diatopiche e nella sua stratificazione diacronica. Il lettore è accompagnato in un viaggio ideale per la Sicilia. Viaggio nel tempo e nello spazio: la Sicilia greca e quella latina, la bizantina e l'araba e la normanna, fino alla Sicilia contemporanea, in cui il confronto linguistico avviene tra il siciliano e l'italiano. Nel parlato, come nella scrittura letteraria. Attraverso la lingua, si accede alla Sicilia cristiana e a quella musulmana, alla Sicilia ortodossa e a quella eretica, alla Sicilia contadina e a quella urbana, alla Sicilia tradizionale e a quella moderna. Né manca, in questo viaggio, una sosta tra gli arcipelaghi delle minoranze: i Galloitalici di provenienza settentrionale e gli Albanesi, che della storia linguistica dell'isola a buon diritto fanno parte. Di questo ideale e particolarissimo viaggio, testimone privilegiato è il lessico, deposito attivo di una cultura che a una tradizione sempre aperta al nuovo affida il futuro.
2006
Nuovo prisma n. 68
192 pagine
EAN 9788838921261
Non disponibile
Salvatore C. Trovato è ordinario di Linguistica generale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania. Si occupa particolarmente di lessicografia e lessicologia dialettali, toponomastica, interlinguistica, minoranze linguistiche. La Sicilia è il suo privilegiato campo di osservazione. Per quel che riguarda la lessicografia ha portato a compimento il grande Vocabolario siciliano (5 volumi pubblicati dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 1977-2002) fondato da Giorgio Piccitto e dirige il «Progetto Galloitalici». Nel campo della toponomastica ha pubblicato numerosi contributi, alcuni dei quali raccolti in volume (Saggi di toponomastica nicosiana, Nicosia 1997). Da ricordare anche, tra i suoi saggi, I dialetti galloitalici della Sicilia, contenuto nel «Lexicon der Romanistischen Linguistik», Tübingen 1998 e Sicilia [linguistica], nel volume «I dialetti italiani. Storia Struttura Uso», Torino 2002.
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