Io faccio il poeta

Io faccio il poeta

Nota di Leonardo Sciascia

Uno dei libri più complessi e impegnati di Ignazio Buttitta la cui poesia traduce in versi un secolo di storia sociale, politica, intellettuale della Sicilia, tra lotte contadine, due guerre, antifascismo, e lotta contro la mafia.

Leonardo Sciascia sottolineava, del potente poeta Ignazio Buttitta, l’identità tra poetare ed essere: «la sua presenza è immediatamente quella del poeta: nel fisico, nello sguardo, nel movimento di togliersi e rimettersi gli occhiali o di portarseli sulla fronte; e in tutto quello che dice, in tutto quello che racconta, di sé e degli altri, di Bagheria e del mondo, delle cose di ogni giorno, del libro che ha appena letto, di una conversazione col cocchiere di piazza a Palermo o col grande poeta a Mosca, dell’incontro con un vecchio contadino o con un professore o con un mafioso. Nel suo raccontare tutto è immagine, metafora, ritmo. E si direbbe che l’avvenimento della scrittura realizzata, del nero su bianco, delle parole sulla carta, sia per lui incidentale e fortuito, e quasi una costrizione. Una necessità e una convenienza: perché la poesia va detta, e non costretta su una pagina, sigillata in un libro; comunicata da uomo a uomo, da uomo agli uomini, con la voce, il gesto, lo sguardo, le pause, le sospensioni, il respiro, il registro, il timbro». Oggi che Ignazio Buttitta non è più, a leggere la sua epica di passioni e sentimento di protesta, di terra e persone, si ha l’impressione a sorpresa di una specie di inversione: mentre prima la presenza del poeta era coronamento della forza del suo verso, comprovava la sua energia emozionale, adesso è il verso da solo che fa provare e sentire la forza della presenza del poeta: la forza dell’immensa partecipata compassione che Ignazio Buttitta sentiva (e fa sentire) per tutti gli esseri attorno a lui.
«Chi scrive questa nota – conclude Sciascia il commento a questo libro del 1972 –, più volte, di fronte ai libri di Buttitta, si è trovato a fare il nome di Neruda: e ad evidenza si può confermare qui, su certi canti, il richiamo. Ma una poesia come U rancuri – verità di fronte a se stesso e quindi, contro se stesso, rancore –Neruda non l’ha mai scritta».

30 Settembre 2025

La memoria n. 1352

304 pagine

EAN 9788838948893

In libreria dal: 30 Settembre 2025

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Ignazio Buttitta (Bagheria, 1899-1997) esordì nel 1923 con la raccolta di versi in siciliano Sintimintali. Dopo un lungo silenzio durante il regime fascista, Buttitta pubblicò Lu pani si chiama pani (1954), Lu trenu di lu suli (1963), La peddi nova (1963), Io faccio il poeta (1972, Premio Viareggio), Il poeta in piazza (1974) e Pietre nere (1983). Di Ignazio Buttitta questa casa editrice ha pubblicato La vera storia di Salvatore Giuliano (1997), La mia vita vorrei scriverla cantando (1999), La peddi nova (2013) e Io faccio il poeta (2025).

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