In un giorno di luglio del 1831 comparve al largo della cittadina siciliana di Sciacca un’isoletta vulcanica di circa 4 chilometri di circonferenza; in poco tempo si concentrarono attorno ad essa le curiosità e le speranze dei vicini abitanti, le fantasie degli scrittori di mezza Europa, l’interesse degli scienziati, le mire militari degli ammiragli. Nel giro di pochi mesi l’isola scomparve di nuovo con delusione di tutti. E ancora oggi vi è ancora chi l’attende risorgere dal mare, con la forza del mito dell’isola non trovata.
Dopo questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1984, l’isola Ferdinandea è diventata una delle immagini più ricorrenti di sicilianità, scelta da giornalisti, scrittori e commentatori. È la storia della comparsa, nel luglio del 1831, di un isolotto (che i geologi oggi sanno vulcanico) al largo della cittadina siciliana di Sciacca; e del suo repentino riaffondare nei flutti pochi mesi dopo. Nel frattempo, ogni tipo di appetiti, di curiosità, di fantasie e di avventure si accese, dietro le sollecitazioni di una campagna di tipo comunicativo premonitrice di futuri eventi mediatici. Un teatro del mondo che Salvatore Mazzarella racconta con una erudizione ricchissima di riferimenti e con una ironia da cronaca illuminista, che la casa editrice Sellerio ripubblica in memoria dell’autore nel decennale della morte.
2012
Il divano n. 282
248 pagine
EAN 9788838926495
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Di Salvatore Mazzarella (1941-2002) questa casa editrice ha pubblicato: Dell’isola Ferdinandea e di altre cose (1984, 2012), Il libro delle torri. Le torri costiere di Sicilia nei secoli XVI-XX (con Renato Zanca, 1985), Polizzi o della rivoluzione (1986), Vincenzo Di Bartolo da Ustica (1987, 1999), Madonie 1819. L’abate Scinàfra i terremoti (1988), Velieri (1993), Vapori (1995), Mare immenso ci separa (2002).
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