«Riflessioni molto raffinate che predispongono ad apprezzare la sorpresa nella routine»
Babelia
«Don Victor era il bello del quartiere. Lavorava a La Selva, un negozietto che stava a un paio di isolati da casa mia, portava sempre un grembiule azzurro e aveva un paio di baffi molto folti. Dal lunedì al venerdì prendeva il riso dagli scaffali, metteva il pane nelle borse, pesava le patate su una stadera che pendeva dal soffitto e faceva un’ap- passionata sintesi delle sventure dell’Everton. Tuttavia, buona parte della sua fama, almeno per noi ragazzi che vivevamo nelle vicinanze, era dovuta a quel pettinino civettuolo che esibiva nel taschino superiore del suo grembiule».
Testimoni modesti e veritieri, le cose che si portano in tasca riferiscono della vita in tutti i suoi aspetti, materiali e ideali. E sono anche l’Altro, il Delatore, quello che ci contraddice sempre. Il pettinino del bello del quartiere, il volantino fratello scemo della pubblicità, lo specchietto a due facce, il portafogli e il silenzio, la fede matrimoniale tolta dal dito, le palline di piombo per andare più veloci in discesa, il numeretto della fila, il niente, la lettera d’un addio incompiuto, tutti oggetti di ricordi tenaci e nebulosi che modellano in questo libro improvvisi, in cui il diario minimo si combina con il microracconto, la meditazione morale non accigliata, la socio- logia del quotidiano, la satira.
10 Giugno 2025
Il divano n. 347
208 pagine
EAN 9788838948534
In libreria dal: 10 Giugno 2025Gonzalo Maier (1981) cileno, scrittore, giornalista, insegna nell’università di Santiago. Ha scritto Material rodante (2015), Otra novelita rusa (2019), Leer y dormir (2021).
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