La Milano borghese e ottocentesca insegnò alla letteratura che la vita quotidiana può essere raccontata senza fine, tanto più anonime e piatte diventavano le esistenze, quanto più per magia si moltiplicavano in realtà gli eroi e le storie degne di essere raccontate.
Milanesi non si nasce è come il seguito di un libro che Piazza pubblicò a metà degli anni Ottanta, La valigia sotto il letto. O forse, è il tentativo di un impossibile aggiornamento su una materia che non conosce cambiamento: la miseria urbana. Uguale è il luogo, Quarto Oggiaro a Milano; stessi i personaggi - bambini a «tempo pieno», che fanno tutti e quattro i turni della scuola; pensionati prigionieri di scorrimenti veloci; emigrati che generazione dopo generazione restano tali anche se nati e rinati a Milano; matti liberati dalla legge 180 che raccontano agli autobus la loro versione dei fatti; e simili potrebbero sembrare anche le storie, se un certo sberleffo della vita non avesse la fantasia di rigovernare incessantemente i destini. La città borghese e ottocentesca insegnò alla letteratura che la vita quotidiana può essere raccontata senza fine: tanto più anonime e piatte diventavano le esistenze, quanto più per magia si moltiplicavano in realtà gli eroi, le storie degne di essere raccontate. Le periferie delle moderne metropoli hanno ancora moltiplicata quell'infinita possibilità di raccontare: ed è strano e sospetto che la letteratura tenda ad allontanarsene. Ed è strano e sospetto che racconti, come questi dl Milanesi non si nasce, siano così rari.
1 Gennaio 1996
La memoria n. 352
124 pagine
EAN 9788838912085
Non disponibile
Vito Piazza (Partanna, Trapani, 1944) ha operato dagli anni Sessanta nelle scuole elementari della nuova periferia milanese. Oggi è dirigente superiore del Ministero della Pubblica Istruzione e professore di Psicologia dell'inserimento all'Università degli Studi di Milano. Con questa casa editrice ha pubblicato La valigia sotto il letto (1988).
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