Attorno all’enigma di una donna e della sua vita, il primo romanzo che racconta le traversie dei cinesi in Europa, il loro impegnarsi in ogni sorta di affari, l’intreccio dei contatti politici e sociali che li sostengono.
Un uomo lavora come autista in una società di trasporti nella città di Wenzhou, nel sud della Cina, l’area da cui proviene quasi il novanta per cento dei cinesi residenti in Italia e molti di quelli che vivono in Francia e Spagna. La moglie, che lo ha lasciato alcuni anni prima, si è trasferita a Parigi ed è morta improvvisamente in un incidente stradale. Come unico parente, l’uomo deve recarsi in Francia per il riconoscimento del corpo. Apparentemente la donna è uscita di strada in stato di ebbrezza ed è caduta in un fiume; negli ultimi momenti ha fatto due telefonate, alla polizia e a un uomo sconosciuto. Per il marito quell’inaspettato viaggio all’estero, il primo della sua vita, è un’opportunità unica.
In parallelo scorre la storia della moglie, in Cina e poi in Francia. La donna, anche lei di Wenzhou, viene da una famiglia influente, il padre era un importante quadro del partito durante la Rivoluzione Culturale. Un giorno ne scoprirà il passato e la sofferenza, ed entrerà in contatto con gli eredi dei rivoluzionari che lo conoscevano, una casta potente e di grande prestigio politico che cambierà il suo destino.
Intorno a queste due vicende si sviluppa un romanzo crudamente realistico e a tratti sorprendentemente avventuroso, sovrapposizione di racconto morale e di resoconto fattuale. Un romanzo che utilizza alcuni stilemi del genere noir di derivazione occidentale per raccontare una cupola criminale e l’ubiquità dell’avidità e della corruzione, e insieme permette di scrutare senza mediazione, con stupore e trasporto, il cosiddetto «sguardo cinese», il modo in cui l’espatriato osserva noi e le nostre abitudini, la nostra storia e la nostra cultura con occhio totalmente nuovo, per il quale l’espresso italiano è denso come salsa di soia, ogni formaggio un cibo dall’odore repellente, Atene una capitale ricca di incomprensibili rovine che andrebbero ricostruite. Uno sguardo che ci viene mostrato forse per la prima volta, e che per un lettore europeo è una vera e propria rivelazione, quasi lo svelamento di un segreto. Ogni giorno nelle nostre città conviviamo con loro, mentre in realtà, ed è quasi incredibile, ignoriamo la loro cultura, le loro vicissitudini, la loro sensibilità, la visione del mondo, addirittura quello che fanno. Perché i cinesi, per noi, sono tutti uguali. Chen He, invece, ci racconta tutt’altro.
2018
Il contesto n. 89
352 pagine
EAN 9788838937705
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Chen He è nato nel 1958 a Wenzhou, nel sud della Cina, provincia dello Zhejiang. Ha esordito nel 1984 pubblicando una serie di racconti. Poi si è trasferito nel 1994 in Albania, dove ha avviato un commercio di medicine cinesi. A Tirana è stato rapito a scopo di riscatto, e poi liberato dalla polizia, e nel 1999 si è trasferito a Toronto, dove oggi vive con la famiglia. Nel 2010 ha pubblicato il romanzo Sarawok, storia di un soldato cinoamericano che ha combattuto la seconda guerra mondiale nell’esercito canadese. Nel 2012 è uscito in Cina A modo nostro, di cui Sellerio ha acquisito i diritti mondiali, un caso unico nel mercato editoriale internazionale.
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