Un saggio magistrale sull’affascinante universo della traduzione in quaranta parole-chiave. Brevi ed eleganti note in cui abitano decine di autori, riferimenti, citazioni che compongono un affresco borgesiano.
«Ogni traduzione è una trasposizione. Nel Medioevo, la parola translatio indicava lo spostamento delle reliquie di un santo da un luogo a un altro: traduzione quindi come dislocamento, come restituzione al segno della sua natura nomade, come sradicamento di un oggetto sacro dal sito in cui si trovava per essere collocato in un territorio altro – traduzione come movimento, traduzione come emigrazione. Al pari di chi trasporta reliquie, i traduttori spogliano il testo del suo aspetto esteriore e lo trapiantano nel terreno della propria lingua. Il nuovo contesto trasforma e preserva il testo, rivestendolo di una nuova pelle: traduzione come metafora».
Il Testo ha un suo doppio, nel senso del Doppelgänger, nel senso della «trasposizione» e del fare la propria strada; e questo doppio è la Traduzione. Perché tradurre è esattamente dislocare, da un luogo all’altro. In un tale enorme campo di temi divaga – non parlando di tecnica: c’è qualcosa che non sia traduzione? c’è qualcosa che non sia interpretazione? esiste il «testo originale»? esiste un’opera che sia di un solo autore?... – questa colta riflessione, così ricca di storie esemplari legate alla vita e alla morte delle lingue; e di sapore classico e di lenta, dura-tura e solitaria lettura. Nel compierla, Alberto Manguel conduce il lettore nei sentieri che deviano tra due entità platoniche, inevitabili e impensabili: il «Testo puro» e la «Traduzione giusta».
2024
Il divano n. 341
168 pagine
EAN 9788838946615
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Alberto Manguel è nato a Buenos Aires (1948) ma è cresciuto in Israele, dove il padre era ambasciatore, e ha vissuto in molti paesi. Narratore, scrittore, traduttore e critico, allievo di Borges, dal 2015 al 2018 è stato direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires. Nel 2020 si è trasferito a Lisbona. Accademico dei Lincei, ha pubblicato numerosi libri, tra cui: Con Borges (2005); Diario di un lettore (2006), con cui ha vinto il Premio Grinzane Cavour 2007, Stevenson sotto le palme (2007); Al tavolo del Cappellaio Matto (2008); L’amante puntiglioso (2009); Il libro degli elogi (2009); Il ritorno (2010); Una vita immaginaria (2011); Una storia naturale della curiosità (2015); Vivere con i libri. Un’elegia e dieci digressioni (2018). Con Sellerio Don Chisciotte e i suoi fantasmi (2023) e Il rovescio dell'arazzo. Note sull'arte della traduzione (2024).
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