Vino, Birra, Saké e vino di palma, l’ebbrezza e il mistero della fermentazione. Dal culto greco di Dioniso a quello romano di Bacco; il Vecchio e il Nuovo Testamento e le abbazie del Medioevo; poi il Corano, l’Oriente e l’Africa: un appassionante viaggio alla ricerca dell’inevitabile legame tra il sacro e le bevande fermentate.
«Quell’autentica rivoluzione che fu la nascita del monoteismo giudaico si realizza in fiumi di vino e fra eloquenti episodi di ebbrezza sacra. Il Cristianesimo in seguito si spinge oltre con l’Eucaristia, la fusione di Dio e degli uomini attraverso la comunione con il corpo e il sangue di Cristo sotto le sembianze del pane e del vino: Hoc est enim sanguis meus. Corredata di tutte queste virtù, la bevanda divina accompagna la diffusione della nuova religione».
Il vino scese dal Caucaso, intorno al terzo millennio. La sua espansione nel mondo, dopo i momenti trionfanti dei simposi di Grecia e di Roma, presto sposò il Cristianesimo, che eliminò nell’uso del vino l’abbandono, minaccioso disvelarsi del mistero insondabile del divino. Unici ostacoli al viaggio del vino e del Cristianesimo verso il Pacifico furono il Corano e il riso. Altre forme di ebbrezza s’imposero per altre religioni: la birra, il saké, il vino di palma. Il legame del sacro con le bevande fermentate appare, allo sguardo storico e geografico di questo libro, inevitabile: per l’ebbrezza che è il suo dono, e anche per il mistero della fermentazione. L’autore, Jean- Robert Pitte, geografo, è preside alla Sorbona.
8 Novembre 2012
Il divano n. 286
124 pagine
EAN 9788838926488
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