Bruculinu America è un compendio di memorie, un atto di testimonianza e una dichiarazione d’amore fuse in un’unica voce. È un’ode al fascino della tradizione siciliana, ai suoi riti quotidiani, al suo modo di abitare il tempo – a tutto ciò che donava al piccolo Vincent un senso profondo di sicurezza, ordine e significato. Attraverso il ricordo, l’autore ricompone le immagini di un mondo perduto, ne svela il senso nascosto e le tinge di nostalgia tenera. Il sentimento di perdita attraversa anche chi legge queste infinite storie, piccoli eventi incastonati nella leggenda familiare o nel vissuto collettivo del quartiere. Siamo immersi in un universo di sapori e profumi, di parole ed espressioni portate dal Vecchio Continente, più preziose dei contenuti delle valigie, più durevoli dei dollari americani. Colpisce la fedeltà incrollabile alle proprie radici, a quelle alture siciliane lontane e mitiche, conosciute da un’intera generazione di italoamericani – nati negli anni Quaranta – solo attraverso i racconti dei nonni. La memoria di Vincent è vivida, ogni dettaglio è intriso di colore e calore; il suo legame con la storia familiare è ardente e sincero. Bruculinu si trasforma lentamente, e con essa anche Vincent cresce, cambia, si confronta col mondo. Da adulto, spinto da un richiamo profondo, decide di tornare nella terra mitica dei racconti del nonno: Polizzi Generosa. Ma questa è già un’altra storia – senza happy end, nonostante il protagonista sia un attore hollywoodiano. Vincent compie un gesto quasi impossibile: tornare per vivere l’età adulta con un’intensità superiore all’infanzia, risalendo fino alle sorgenti originarie del gusto, della lingua, dell’identità. Sarà un ritorno tragicamente breve. Vincent morirà lì, il 26 dicembre 2005, non lascerà mai più quel luogo.
1 Gennaio 2003
Il divano n. 215
224 pagine
EAN 9788838918797