Ci sono tante storie in questo romanzo che intreccia le vicende individuali di Nina, abbandonata alla nascita in un orfanotrofio abruzzese, agli accadimenti dell’Italia degli anni Sessanta, passando attraverso i cambiamenti epocali dell’assassinio di Kennedy, i discorsi di Luther King, la morte del Papa buono. La prima parte è incentrata sulla dura vita del collegio, dove le suore applicano una disciplina di inspiegabile malvagità. La salute cagionevole di Nina non l’aiuta, soprattutto nell’atteso giorno “dell’esposizione”, quando gli orfani vengono mostrati ai visitatori con la speranza di essere adottati. Ma questa speranza non si avvera mai per lei, nonostante, come le dice Olmo, il figlio del fotografo, i suoi occhi che bucano l’obiettivo. La ragazza inizia a nutrire un profondo risentimento verso le coppie di visitatori che la ignorano e verso il mondo intero che non le ha destinato nessuna gioia, soprattutto quella di avere una famiglia. Nina assurge a simbolo di quei bambini privati del futuro, che porteranno per sempre con sé, feriti e disorientati, il dolore dell’esclusione. Quando, maggiorenne, Nina uscirà dall’orfanotrofio, si troverà davanti un mondo sconosciuto ed entrerà a far parte del vigoroso affresco storico che l’autrice ha dipinto, descrivendo le proteste delle tabacchine di Lanciano - che scioperano per mantenere il posto di lavoro - la vita di un’Italia attraversata dalla tragedia del Vajont e il fermento delle canzoni popolari e della nuova moda. Il valore di questo romanzo di formazione, perdono, riscatto ed emancipazione risiede soprattutto nell’intreccio tra le pagine buie della nostra storia di orfani maltrattati, con le vicende del boom economico di un’Italia ancora ingabbiata nel passato, ma orgogliosamente e protesa verso il futuro.
7 Marzo 2023
Il contesto n. 139
420 pagine
EAN 9788838944963
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4