Questa volta Monterossi non viene nemmeno nominato e nemmeno la grande fabbrica della merda, ma ci sono due protagonisti noti a chi ha letto i romanzi con Monterossi protagonista: il biondo e quello con la cravatta. Un suggerimento per chi non sa chi siano questi signori: “conoscevateli” e leggete questa loro avventura su “il tallone da Killer” nuovo romanzo di Alessandro Robecchi che sa bene come dosare tensione, ma anche humor. Un romanzo che tiene “botta” splendidamente e che fa sperare che, i due personaggi, possano tornare quanto prima. Naturalmente nessuno spoiler, ma divertitevi con questo romanzo Sellerio che, come sempre, è garanzia di qualità.
Robecchi riporta su carta la moderna ipocrisia corrente, direi sottilmente imperante, nella nostra società dei consumi. Lo scrittore mette in scena una commedia nera, forse, ma molto più propriamente ha narrato la disperazione di certi meccanismi della nostra opulenta società di mercati e marketing, di orpelli futili e lussuosi, con i quali troppo spesso si pretende di celare la pochezza dell’esistenza, esaspera la contrapposizione tra i due principi dell’essere e dell’avere. C’è moltissima logica in quanto scrive, di estremo realismo. Dopotutto, si tratta di ammazzare gente per soldi, una cosa che il capitalismo, le guerre, certe politiche, fanno tutti i giorni. Serve un’impresa privata, killer a pagamento, che soddisfi una domanda in crescita costante, che richiede specifiche professionalità, non è un modo per ammazzare il tempo. Il tallone d’Achille in questo tipo di attività, sono proprio i fornitori: talora non pagano, oppure i loro bersagli non si adeguano a prestarsi per un incidente di comodo, qualcuno addirittura si fa proteggere per non essere fatto fuori, un lavoro difficile, ingrato proprio, anche se ben retribuito. Oltretutto a casa non ci si può sfogare in famiglia, moglie e figli ignorano l’esatta attività del capofamiglia, non capirebbero. Perché anche i killer hanno famiglia, che credete? Trattasi di un lavoro come un altro, duro e difficile, senza orari, pagato molto bene, in verità, cash e esentasse; non è cosa per proletari, ceto medio, reddito fisso, neanche per borghesi benestanti, solo per “cumenda” milanesi e no di alti introiti, esentasse.
15 Aprile 2025
La memoria n. 1337
352 pagine
EAN 9788838948145
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4