Nell'infanzia dell'autore trascorsa nell'Isola di Rodi si colloca la storia di A.L.K., figlia di una scienziata esiliata dalla Russia zarista in seguito alla delazione del marito.
A.L.K. (1880-1943), conosciuta dall'autore durante l'infanzia trascorsa nell'Isola di Rodi, era figlia di una scienziata esiliata dalla Russia zarista in seguito alla delazione del marito. Sposato un «conte di non so qual contea» - dannunziano entusiasta, sprezzante del ridicolo non meno che del pericolo - e stabilitasi nell' «isola del rifugio per erranti e perseguitati», A.L.K. non troverà la pace di un'esistenza romìta né riuscirà a svegliarsi dall'incubo della Storia. Anche a Rodi albergano ostilità, persecuzione, tradimento: infine vi giunge la guerra. Sventure che, per la protagonista di questa rievocazione, sono comunque parte di un'eredità della quale non si è mai davvero illusa di liberarsi: «Se si potesse scandagliare il corso di ogni famiglia si troverebbe sempre un suo componente tagliuzzato in qualche modo... E infine, non siamo noi ogni giorno fatti in pezzi e persino divorati dalla curiosità troppo zelante, dalla chiacchiera, dalla malvagità di persone alle quali oltretutto non dobbiamo nulla?». Essere fatti in pezzi è dunque una delle condizioni, forse la più frequente, per partecipare alla storia del mondo.
1 Gennaio 1997
La memoria n. 382
104 pagine
EAN 9788838913341
Giovanni Papapietro è stato caporedattore della casa editrice Laterza ed ha scritto numerosi saggi di argomento politico-culturale. Deputato al Parlamento Europeo dal 1979 al 1989, vi ha ricoperto la carica di vicepresidente della Commissione Cultura e Informazione. Vive a Bari.
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