La visione dell’harem, tra Settecento e Novecento, nella cultura occidentale. Una antologia guida il lettore tra luoghi geografici, racconti leggendari e documentati: Jean de Thévenot, Gérard de Nerval, Elizabeth Craven, John Lewis Burckhardt, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Anne Blunt, Edith Wharton, Gustave Flaubert sono solo alcuni dei tanti autori scelti da Attilio Brilli, tra i massimi storici della letteratura di viaggio, per questa narrazione sospesa tra storia, arte, letteratura.
Il bagno turco di Jean-Auguste-Dominique Ingres è la sontuosa metafora che condensa la visione che, fra Settecento e Ottocento, la cultura occidentale si è creata della donna e quindi dell’erotismo del Vicino e del Medio Oriente. Ritenuto «sconveniente» dal pudibondo Secondo Impero francese, il dipinto ritrae un momento di intimità femminile, quasi fosse segretamente carpito da uno spioncino. Per un pittore come Ingres, le scene d’ambientazione orientale sono un modo di confrontarsi con il nudo. A differenza dei pittori così detti «orientalisti», Ingres non ha mai visitato i paesi del Levante, infatti le figure di fondo e gli arredi dei suoi dipinti con enigmatiche odalische sono di seconda mano. Dipingere il nudo non è per lui la finalità occulta perseguita profittando di una accattivante ambientazione esotica, bensì un’attività intellettuale che esige una concentrazione incompatibile con fantasticherie lascive. In questo senso Il bagno turco rappresenta l’apoteosi dei suoi splendidi nudi femminili, nudi ricchi di echi e di suggestioni del Rinascimento studiato a fondo nei lunghi soggiorni italiani, prima come pensionnaire dell’Accademia di Francia a Roma e successivamente come suo direttore. Al di là del valore artistico del dipinto, questo volume ne valuta la risonanza come sonda che registra le pulsioni di un’Europa colonialista volta a costruire un’immagine di comodo dell’Oriente. La donna del serraglio, l’odalisca del bagno turco, la concubina dell’harem diventano altrettante figure che rappresentano le tentazioni di un Oriente immaginario. Un oriente dominato, per citare il colonialista Richard Francis Burton, dal sopore animale, dal godimento passivo dei sensi, dal dolce languore, dalla svagata indolenza, dalla propensione ad una voluttà sconosciuta agli occidentali. Testimonianza opulenta e seducente, Il bagno turco invita pertanto a percorrere a ritroso la strada attraverso la quale si è formata in Occidente l’immagine illusoria e di comodo della donna orientale. Un percorso storico che il lettore è portato a ricostruire attraverso le relazioni di viaggiatrici e viaggiatori di epoche diverse offerte dal volume.
23 Settembre 2025
La nuova diagonale n. 144
200 pagine
EAN 9788838948930
In libreria dal: 23 Settembre 2025Già professore ordinario di Letteratura inglese, Attilio Brilli studia da anni la letteratura di viaggio e le arti figurative ad essa collegate come tramite imprescindibile di diffusione culturale e confronto delle idee. I suoi lavori sono tradotti e pubblicati in molti paesi. Con Sellerio ha pubblicato Il bagno turco. L’immagine della donna orientale (2025).
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