L'archetipo è Lei, la donna immortale: Sapere, Potere, Bellezza assoluti e pieni. Questo romanzo, scritto in una fine Ottocento inglese che rivitalizzava appassite vaghezze tardoromantiche con i sogni di futuro della nuova era imperiale, fu molto letto.
Questo romanzo, scritto in una fine Ottocento inglese che rivitalizzava appassite vaghezze tardoromantiche con i sogni di futuro della nuova era imperiale, fu molto letto. Dopo, semidimenticato, ha continuato a vivere, per frammenti e semi sparsi, in tutte le storie avventurose, in qualunque modo raccontate (e soprattutto, è da dire, nel cinema). Sicché, Lei, è come se tutti l'avessero letto, pur essendo pochi oggi quelli che l'hanno fatto veramente. È il luogo infatti di tutti i luoghi comuni dell'intreccio avventuroso, ma contemporaneamente ne crea alcuni nuovi che hanno dominato il secolo. Lo schema è quello classico del viaggio avventuroso in terre misteriose a caccia di un enigma consegnato alla decifrazione di un crittogramma millenario: ma al viaggio nello spazio si aggiunge un attraversamento del tempo, o meglio un'idea del tempo storico come dedalo, come scenario di un unico evento sovraumano che vi si svolge circolarmente, a coincidere fine e inizio. L'evento è un archetipo dell'amore e della vita, che eternamente si inseguono, per svanire entrambi non appena s'incontrano, e ricominciare di nuovo inseguimento e fuga non appena svaniti. Ma soprattutto l'archetipo è Lei, la donna immortale: Sapere, Potere, Bellezza assoluti e pieni. E Lei, come l'amore di Platone che è solo una separazione che tende a riunirsi, c'è finché manca. Il romanzo Lei, appena pubblicato nel 1887 esaurì in tre mesi venticinquemila copie: e Ayesha, la donna eterna, divenne uno dei piccoli miti della letteratura popolare. Un mito che, con accortezza dumasiana, vent'anni dopo Haggard rinverdì con la continuazione del romanzo: The return of She.
1 Gennaio 1995
La memoria n. 342
388 pagine
EAN 9788838911576
Non disponibile
Henry Rider Haggard (1865-1925), funzionario imperiale nelle colonie dell’Inghilterra vittoriana, scrisse romanzi d’avventura, spesso ambientati in Africa, tra cui il celebre Le miniere di Re Salomone (1885). In questa collana è stato pubblicato Lei (1995).
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