Giacomo Cardinali, erudito filologo e paleografo, oltre che brillante narratore, ci guida per
mano nella vicenda affascinantissima e avventurosa del primo facsimile della storia, quello del
Decameron boccacciano, realizzato a Venezia negli anni Venti del Settecento.
Nel 1729 comparve a Venezia un volume a stampa del Decamerone di Boccaccio, riproduzione fedele in tutto e per tutto (tanto da ingannare molti, allora e in seguito) della più celebre, e rarissima, edizione stampata a Firenze nel 1527 dagli eredi dell’editore Filippo Giunti, la cosiddetta Ventisettana. Un falso? Una truffa (tanto più che a quel tempo cominciava a diffondersi il collezionismo librario e nasceva la categoria di libro raro, con tutti i traffici connessi)? Dell’opera di Boccaccio, il testo più reputato all’epoca – fatta eccezione per un manoscritto fiorentino – era appunto la Ventisettana, perché il resto delle edizioni a stampa erano state purgate, manomesse e tagliate, o «rassettate» dalla Santa Inquisizione; ma la contraffazione veneziana del 1729 – riproduzione quam simillime del volume del 1527 –non era una truffa. Era dichiaratamente un facsimile, una copia fedelissima, fatti salvi minimi particolari che solo un attento esame di esperti poteva mettere in luce. Il primo facsimile della storia.
Ma perché produrre un facsimile di un’opera che poteva semplicemente essere ristampata ex novo, quando oltretutto non vi era dietro alcun intento di realizzare una falsificazione? Quali scopi, quali interessi, quali abilità tecniche, quali circostanze di costume e d’ambiente vi soggiacevano?
Su tale mistero editoriale, dalle mille svolte e implicazioni, indaga questo libro; e nella tela dell’indagine Giacomo Cardinali interseca divagazioni con esempi su come esaminare un testo antico, e come smascherare le trappole e gli inganni insiti nella sua falsificazione, o come viceversa procedere per ben falsificarlo. Ma, soprattutto, persegue una successione di indizi e tracce antiquarie intorno a un remoto caso editoriale. Chi fu l’artefice materiale della copia perfetta; chi il libraio editore; chi il regista dell’operazione intera; chi ci vide una speculazione finanziaria. E da queste tracce emergono le mode, le tendenze di costume e culturali che rendevano significativa la contraffazione; emerge il funzionamento della censura che condizionava le pubblicazioni, i suoi uffici e funzionari e anche i suoi avventurieri, spesso e volentieri con la tonaca, che sapevano aggirarla e sfruttarla per fare affari. E si scopre infine il perché di quella stranezza nella cosmopolita, raffinata e ricca Venezia del Settecento. Perché erano tutti pazzi per Boccaccio.
4 Novembre 2025
La nuova diagonale n. 146
272 pagine
EAN 9788838949036
In libreria dal: 4 Novembre 2025Giacomo Cardinali (Mondavio, 1977), filologo e paleografo, si occupa per lavoro di manoscritti e di libri a stampa tra XVI e XVIII secolo, di storia del collezionismo e di letteratura neolatina. Con questa casa editrice ha pubblicato Il giovane Mozart in Vaticano. L’affaire del «Miserere» di Allegri (2022) e Tutti pazzi per Boccaccio. Indagine su un caso di editoria e censura nella Venezia del Settecento (2025).
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