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Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi

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Così come secondo Aby Warburg Dio starebbe nei dettagli, forse anche il senso di una vita si cela in un dettaglio. E il dettaglio che Eugenio Baroncelli sceglie per le microbiografie dei suoi personaggi è il momento della morte, o meglio le ragioni per cui essa sopravvenne (Mosche d’inverno. 271 morti in due o tre pose, Sellerio 2010).

Ma i certificati di decesso, dei quali è fornita una diligente classificazione (per acqua, per scelta, per fuoco, di un male, di spada, di vecchiaia, ecc.), sono in realtà altrettante biografie delle quali il momento del trapasso è solo l’ultimo biografema. I personaggi, numerosi, possono essere notissimi (Shakespeare, Giordano Bruno, Cervantes, Sant’Agostino, Pessoa, Pirandello), meno noti (Agrippina Minore, Ipazia, Simone Boué), ignoti ai più (Marco Silvio Otone, Gregorio de Utrilla, Octavio Bremberg). Di alcuni lo scrupoloso tanatologo redige certificati fulminanti come le morti che ebbero, di altri indugiate descrizioni come merita la morte che si portarono appresso per tutta la vita.

Di raffinata scrittura, nutrito di una cultura rara e mai ostentata, dotato di elegante ironia e spesso di humour (ovviamente nero), questo delizioso libro è consigliabile sia per l’estate, allorché le nostre perescibili carni sono più esibite all’occhio altrui, come nelle altre stagioni, quale fidato livre de chevet. Rileggere un decesso qua e un decesso là prima di prender sonno, oltre che il piacere della lettura sarà un utile esercizio per riprendere confidenza con sorella Morte, faccenda tanto incontournable quanto misteriosamente estromessa dalle nostre riflessioni in quest’epoca che abbonda di cadaveri e di illusoria eternità.

È ovviamente sconsigliato ai politici di mestiere: non capirebbero di cosa parla.

Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi (Pisa, 1943-Lisbo-na, 2012) ha tradotto e curato l’edizione italiana dell’opera di Fernando Pessoa, sul quale ha scritto numerosi saggi. Fra i suoi libri: Piazza d’Italia (1975, 1993), Il piccolo naviglio (1978), Il gioco del rovescio (1981, 1989), Piccoli equivoci senza importanza (1984), Requiem (scritto in portoghese, 1992), Sostiene Pereira (1994), La testa perduta di Damasceno Monteiro (1997), Si sta facendo sempre più tardi (2001), Tristano muore (2004), Il tempo invecchia in fretta (2009), Viaggi e altri viaggi (2010). Questa casa editrice ha pubblicato Donna di Porto Pim (1983, 2022), Notturno indiano (1984, 2022), I volatili del Beato Angelico (1987), Sogni di sogni (1992), Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa (1994), La gastrite di Platone (1998), Racconti con figure (2012), L’automobile, la nostalgia e l’infinito (2015). Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

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