Un piccolo e sghembo zibaldone, in cui si riflette intorno alla scrittura. Un’appassionata difesa della creazione letteraria, un invito a disobbedire alle regole del gioco, e ancora il risultato di una riflessione ossessiva (e compulsiva) attorno alle parole.
«Non ci sono altri scrittori come Alejandro Zambra, nessuno così audace, sottile e divertente».
Daniel Alarcón
«Da tempo volevo scrivere un saggio come questo, potenzialmente infinito, composto unicamente di ritagli di pensiero su parole, accenti e traduzioni. Nient’altro che aneddoti da chiacchierata a tavola». Ecco allora un piccolo e sghembo zibaldone, in cui si riflette intorno alla scrittura e la sua materialità, su come i cambiamenti tecnologici modifichino la nostra esperienza del mondo tra fotocopie, video-scrittura, blog, pagine web, e-book. Poi una vera e propria performance senza un tema apparente, in cui lo scrittore inanella digressioni sulla libertà e la forma aperta, per concludere come un comico da stand-up con una cascata di battute su Mario Vargas Llosa. Non mancano quattro racconti in puro stile Zambra, romantici, a volte comici, sempre spiazzanti».
Questa raccolta di finzioni, saggi e cronache può essere intesa come un’appassionata difesa della creazione letteraria, oppure come un invito a disobbedire alle regole del gioco, o ancora come il risultato di una riflessione ossessiva (e compulsiva) attorno alle parole. È un libro delizioso di un poeta, narratore e critico che è ormai una figura imprescindibile della letteratura latinoamericana.
2 Settembre 2025
Il divano n. 348
360 pagine
EAN 9788838948909
In libreria dal: 2 Settembre 2025Alejandro Zambra è nato nel 1975 a Santiago del Cile. Poeta, narratore e critico, insegna letteratura all’Università Diego Portales e scrive per alcune riviste. Ha pubblicato Modi di tornare a casa (2013), Risposta multipla (2016) e con Sellerio I miei documenti (2015), Storie di alberi e bonsai (2018), Poeta cileno (2021), Messaggio per mio figlio (2024) e Tema libero (2025). È tradotto in oltre dieci paesi e ha vinto l’English Pen Award e il Premio Príncipe Claus in Olanda per l’insieme della sua opera. Oggi vive a Città del Messico.
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